Arrivo
05
September 2024
Prenota ora
Patenza
05
September 2024
Numero di ospiti
2
SPACER TEXT
2
0
Numero di camere
1
SPACER TEXT
1
decrement 2 increment
decrement 0 increment
decrement 1 increment

Oltre il tappeto rosso

Tra flash e storie mai svelate, la vita segreta del Festival

Ci sono luoghi che custodiscono storie. Altri, le creano.

All’Hotel Excelsior, durante il Festival del Cinema di Venezia, ogni corridoio diventa un frammento di pellicola, ogni sguardo un fotogramma rubato. Ma dietro i riflettori, oltre i tappeti rossi e gli sguardi in posa, si cela un mondo riservato, fatto di sussurri, rituali e dettagli che non raggiungono mai la ribalta.

È lì che comincia questo racconto.
Un invito a varcare la soglia invisibile che separa lo spettacolo dalla sua anima.

Le stanze che sussurrano storie

All’Excelsior, le stanze non si limitano ad accogliere: osservano, attendono, ricordano. Ogni anno, durante il Festival, tornano volti noti, abitudini discrete, piccoli riti che si ripetono con la naturalezza dei gesti familiari.

C’è chi desidera la stessa suite, chi preferisce cenare lontano dai tavoli principali, sempre alla stessa ora, chiedendo che tutto resti semplicemente silenzioso. Altri fanno arrivare in anticipo un dettaglio personale, un oggetto portafortuna, come a volersi preparare alla fortuna.

Sono sfumature, tratti intimi che si intrecciano con la storia di queste stanze, come se i muri sapessero già chi stanno per accogliere.

Si dice che alcuni Ospiti lascino biglietti scritti a mano allo staff, o che preferiscano fiori precisi, sistemati sempre nello stesso angolo. Nulla di vistoso. Solo dettagli che, messi insieme, compongono una sceneggiatura di una parte della storia dell’Hotel.

All’Excelsior, il vero spettacolo non è solo sotto i riflettori. È lì, tra le tende leggere, le voci abbassate e i gesti che raccontano più di mille parole.

La regia invisibile: tra velluti e silenzi

Quando il Festival si accende, l’Excelsior si trasforma in un crocevia pulsante di energia e attese. I corridoi si animano di passi veloci, sussurri concitati e tacchi che scandiscono il ritmo di un’orchestra invisibile. Stylist con valigie colme di abiti preziosi, truccatori che perfezionano un dettaglio al volo e parrucchieri che plasmano creazioni effimere sotto il bagliore delle luci.

Le star attraversano questo scenario in un turbine di emozioni, tra flash che esplodono e giornalisti pronti a catturare ogni parola e ogni gesto. I paparazzi, quasi ombre silenziose, si muovono con discrezione apparente, pronti a trasformare un momento fugace in un’immagine immortale.

Non è solo un susseguirsi frenetico di gesti e sguardi: è un’energia vibrante, quasi palpabile, che avvolge ogni spazio. In questo vortice nascosto, la vita dell’Excelsior pulsa con intensità, trasformando il caos apparente in un momento di pura magia.

Curiosità senza tempo: il lato nascosto dell’Excelsior

Alcuni dettagli dell’Excelsior non si scoprono al primo sguardo. Sono silenziosi, quasi nascosti, ma raccontano la storia viva di un luogo che, da oltre un secolo, osserva il passaggio del tempo senza mai smettere di affascinare.

Le capanne sulla spiaggia, con la loro geometria impeccabile in bianco e nocciola, tornano ogni estate a chi le considera una seconda casa. Sempre la stessa posizione, sempre lo stesso orizzonte. Come se la stagione non iniziasse davvero finché quella tenda non viene aperta.

La Sala Stucchi, con i suoi decori originali, ha visto passare generazioni di viaggiatori illustri. E dietro certe porte, tra archivi e stanze di servizio, resistono ancora arredi d’epoca, dettagli che il tempo ha solo levigato.

Si dice che alcuni membri dello staff custodiscano, nella memoria e nei gesti, le abitudini degli ospiti più affezionati. Nulla di scritto: solo attenzioni tramandate con la naturalezza dei rituali di famiglia.

All’Excelsior, anche ciò che non si vede fa parte della scena. Basta saper osservare.