L’alba del glamour
Quando l’Excelsior rese Venezia icona del cinema
C’è un momento preciso in cui Venezia smise di essere solo arte e divenne anche immagine. Era il 1932, l’Europa si muoveva tra inquietudine e desiderio di rinascita culturale. In questo clima, la Biennale di Venezia fece una scelta visionaria: accogliere il cinema come espressione d’arte. Nacque così la prima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al mondo, evento pionieristico che segnò l’inizio di una nuova era. Non era solo un festival: era un’ode alla bellezza in movimento.
Quel primo schermo venne montato all’aperto, sotto le stelle del Lido. Le immagini scorrevano mentre le onde lambivano la riva, e il pubblico, elegante, cosmopolita, curioso, assisteva in silenzio. Il glamour non era ancora codificato, ma già si intuiva, tra il fruscio dei ventagli e il riflesso delle luci sull’acqua. Venezia si rivelò perfetta per questo debutto: un teatro naturale in cui arte, moda e cinema potevano finalmente incontrarsi.
Excelsior: il primo red carpet del mondo
Al centro di questa visione cinematografica c’era l’Hotel Excelsior, il capolavoro moresco affacciato sull’Adriatico. Scelto come sede ufficiale della Mostra, divenne da subito il cuore pulsante del glamour internazionale. Le sue cupole esotiche, la magnificenza della Sala Stucchi, i loggiati ariosi e le terrazze sul mare offrirono uno scenario da sogno, dove ogni dettaglio sembrava pensato per accogliere la grande bellezza del cinema.
Fu qui che andarono in scena le prime proiezioni e furono gli ospiti a trasformare quelle notti in leggenda: Greta Garbo, Clark Gable, Marlon Brando, Brigitte Bardot, Sophia Loren, Elizabeth Taylor... icone che camminavano tra i saloni dell’Hotel come fossero dentro una sceneggiatura viva. All’Excelsior, il tappeto rosso fu molto più che un simbolo: fu l’origine di un rituale destinato a entrare nell’immaginario collettivo.
L’eleganza non era un accessorio, ma l’aria stessa che si respirava.
Un palcoscenico senza tempo
Ma l’Excelsior fu molto più di uno sfondo scenografico. Divenne un centro operativo per la cultura cinematografica europea, un punto d’incontro tra registi, produttori, critici e intellettuali. Le prime proiezioni all’aperto si organizzavano nei suoi giardini, le delegazioni internazionali si muovevano tra i suoi corridoi, si tenevano incontri riservati, anteprime private, trattative editoriali e artistiche. Ogni edizione della Mostra consolidava il suo ruolo come spazio d’ispirazione e strategia.
Ancora oggi, durante il Festival, l’Excelsior torna a essere palcoscenico vivo: conferenze stampa, interviste esclusive, serate di gala, cocktail sotto le stelle. Il suo fascino non è cambiato. È come se ogni pietra, ogni curva d’arco, ogni velluto conservasse l’eco di un dialogo sussurrato tra mito e realtà.
Vivi la leggenda
Soggiornare all’Excelsior oggi non è semplicemente un’esperienza: è un viaggio nella memoria viva del cinema.
Qui, dove tutto ebbe inizio, ogni angolo racconta una storia e riflette lo splendore di un’epoca che continua a incantare.
Lasciati avvolgere dall’atmosfera senza tempo dell’hotel che ha fatto la storia del glamour e della settima arte.